Abstract della relazione del Presidente AIEPAF alla conferenza stampa di presentazione del Progetto Sanità e Famiglia
Desidero ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla progettazione dello sportello e che prenderanno parte alla sua realizzazione, con attività di puro volontariato.
Voglio anche ringraziare l’Onorevole Tredicine -il cui impegno politico,soprattutto nell’ambito sociale, è ben noto – che ha creduto nel Progetto ed il Suo staff particolarmente efficiente.
Voglio inoltre esprimere un ringraziamento particolare alla Collega e amica Debora Impieri Presidente dell’ANIMEC alla quale, senza dubbio, dobbiamo l’idea della creazione di uno sportello di ascolto socio-sanitario.
La crisi economica che ha investito il nostro Paese ci ha resi maggiormente consapevoli della necessità di capitalizzare le risorse per rendere effettivamente possibile l’erogazione dei servizi per la famiglia, in un futuro non lontano che vedrà tagli anche ai Comuni.
Da tale consapevolezza è nata l’idea dello Sportello Sanità e Famiglia che, per l’area famiglia, si prefigge l’ambizioso compito di superare la frammentazione dei servizi e di capitalizzare le risorse esistenti.
Sul territorio sono presenti una molteplicità di sportelli e servizi per la famiglia e per i minori, non di rado, anche con medesimi compiti e finalità ma pochi di essi dialogano e, soprattutto, spesso sono anche sconosciuti ai cittadini con maggiore rischio di fragilità.
Lo scopo dello Sportello è quello di creare un raccordo tra i servizi presenti sul territorio per permettere una risposta adeguata ai bisogni dell’utente e della sua famiglia, mediante, se del caso, interventi multidisciplinari.
L’ attività di raccordo ci permetterà di conoscere i servizi esistenti sul territorio, la loro utilità ed eventuali inutili duplicazioni.
Ciò naturalmente sarà reso possibile da un previo censimento dei servizi, affidato al Segretariato Sociale della Famiglia(SFAM) previsto dal progetto.
Il Segretariato Sociale (SFAM) ha il compito, infatti, di raccogliere e diffondere le informazioni sui servizi riguardanti la famiglia e i minori presenti sul territorio (sia dei centri pubblici che delle Organizzazioni non governative del terzo settore ) e di svolgere il delicato lavoro di raccordo tra gli stessi.
Lo SFAM potrà, inoltre, stipulare protocolli di intesa, con Enti che svolgono servizi in favore delle famiglia, organizzare tavoli di concertazione, di coordinamento e di co-programmazione ed istituire Commissioni di lavoro e ricerca.
Nella realizzazione del Progetto verranno coinvolte anche Associazioni di volontariato con capacità di sviluppare nuove offerte per rispondere alla domanda degli utenti. Ciò permetterà di ampliare gli interventi in favore dei cittadini, evitando oneri all’Amministrazione.
I punti di Ascolto
Nei punti di ascolto che sono stati indicati con delle sigle riconducibili a diverse aree di intervento, gli operatori forniranno consulenza legale e /o psicologica di primo livello gratuita.
Gli operatori individueranno il bisogno dell’utente o la situazione di criticità familiare e lo invieranno al servizi competente.
Lo sportello sarò realizzato da professionisti che presteranno la loro attività a titolo puramente gratuito.